DAL SANTUARIO DELL’INCORONATA DI MONTORO A CALVANICO

PERCORSO CON QUOTE ALTIMETRICHE:

Santuario dell’Incoronata (501), Le Cisterne (637), S. Michele di Basso (598), Pié di Calvanico (479).

NOTIZIE GENERALI: Sentiero senza difficoltà che si sviluppa sempre a mezza costa con continui scorci panoramici, aggirando la dorsale ovest di Pizzo S. Michele e collegando Torchiati (Montoro) a Calvanico, transitando per alcuni luoghi di interesse storico (Cisterne, S. Michele di Basso).

Torchiati (Montoro) è raggiungibile con autolinea SITA sia da Avellino che da Fisciano o Mercato S. Severino. Calvanico è servita dalla linea 23 della CSTP da Salerno, che pure transita per Fisciano. Dal lato di Torchiati, il sentiero inizia dal Santuario dell’Incoronata, sulla strada, in curva sulla destra. Dal lato di Calvanico, il sentiero comincia proprio di fronte al Santuario del Salvatore.

DISLIVELLI: Incoronata – Cisterne: 140m in salita Cisterne – Calvanico: 160m in discesa

DIFFICOLTÀ: E – Escursionistica

TEMPO DI PERCORRENZA: h 3,30 in entrambi  i sensi

LUNGHEZZA: 6 km

PRESENZA DI ACQUA: Al Santuario dell’Incoronata.

RACCORDI CON ALTRI SENTIERI: 176, 126A

RACCORDI CON STRADE: Il sentiero segue la strada asfaltata da Settefichi a S. Michele di Basso per circa 500m presso il santuario.

DESCRIZIONE: Si inizia dal Santuario dell’Incoronata, sulla strada, in curva sulla destra, su sentiero. Si prosegue in direzione S/E salendo gradualmente, passando sotto le Ripe dell’Incoronata ed attraversando “Costa Calda” fino a giungere sul confine di provincia, dove si scavalca un filo spinato e si perviene all’incrocio col sentiero 126A. Questo sentiero porta, verso si- nistra, al Monte Palazzolo (da cui si può tornare a Torchiati per il 136) o, con la diramazione

176A, al Varco della Collavricia; verso destra, invece, dopo pochi metri termina alla località Le Cisterne, caratterizzata da un ampio spiazzo nel quale si trova una costruzione in pietra seminterrata che dà il nome a questo punto suggestivo.  Il panorama spazia sulle valli della Solofrana a nord, dell’Irno a sud e sulla piana del Vesuvio a ovest.

Tornati all’incrocio tra il 126 e il 126A, si prende il sentiero in discesa in direzione sud, che, in breve, sbuca su una strada sterrata. Questa si segue interamente in direzione sud-est fino al Santuario di S. Michele di Basso (attualmente in restauro), con costante vista su Fisciano e la vistosa cittadella dell’Università di Salerno.

Da qui, si procede per la strada asfaltata che scende verso Settefichi, incrociando subito il sentiero  176 proveniente da Villa e che si innalza verso Varco della Collavricia e la dorsale ovest di Pizzo S. Michele. La strada si abbandona alla seconda curva a destra, dove si stacca una sterrata sulla sinistra, che ci permette di continuare  il nostro periplo della montagna in direzione est. La stradina continua tra castagneti passando accanto ad una casa diruta e poi scendendo più decisa in località Corrite, terminando su una strada asfal- tata in un valloncello. Prendendo questa strada verso sinistra, dopo 50m si giunge sulla piazza della antica Chiesa del SS. Salvatore di Calvanico.

La Grotta di San Michele  – due caverne naturali dalle spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti e con affreschi d’età bizantina –  è situata  nella verde Montoro, tra campi perfettamente coltivati dove domina la cipolla ramata, – una delle eccellenze alimentari del territorio -, boschi e  montagne e si accompagna ad un’altra compiuta espressione dell’arte religiosa: il Santuario dell’Incoronata di Torchiati dove si venera la Vergine raffigurata nel bellissimo e miracoloso quadro posto al centro dell’altare.

Alla Grotta sono legate antiche usanze come quella che impone ai Montoresi di visitarla almeno una volta l’anno  o andarci il lunedì in Albis, percorrerla tutta tre volte e suonare una campanella per ottenere la protezione dell’Arcangelo dai pericoli del parto e le malattie viscerali. Terra “micaelica” Montoro, in provincia di Avellino, a differenza di Calvanico che cade nel territorio di Salerno, paese famoso per le sue nocciole e castagne, condivide con quest’ultimo e con Solofra l’onore di avere nel territorio il Pizzo San Michele, la montagna dei Monti Picentini  dove, narra una leggenda, nel Medioevo dopo una sua apparizione venne edificato un Santuario dedicato all’Arcangelo, arricchito nel 1600 da una statua interamente d’argento, cesellata in gran parte grazie alle offerte dei devoti. Una curiosità: una statuetta del santo datata 1616 segna il punto in cui il pellegrino, se ha con sé della carne, deve lasciarla in segno di penitenza perché inizia un percorso di purificazione e di fede.

Da visitare la Chiesa del Santissimo Salvatore in Calvanico documentata nel 1309 ma forse già edificata in precedenza ed annessa ad un monastero benedettino: Restaurata  nel 1700 con impronta barocca presenta  affreschi di Angelo Solimena ed, in fondo alla navata destra, il monumento funebre del feudatario Carlo de Alesio ovvero D’Alessio, datato 1605; nell’annnessa Congrega furono rinvenuti degli scheletri seppelliti nella prima metà del ‘700.